venerdì 7 gennaio 2011

Gaetano Pesce

"Il mestiere dell'architetto o del designer è estremamente e intimamente legato a quello che è il bisogno dell'innovazione, perché l'innovazione è un qualche cosa che inventa un qualcosa che è utile alla società che sta vivendo un momento economicamente difficile, quindi l'innovazione può portare dei benefici che hanno delle conseguenze nel settore economico e quindi dei vantaggi alla società."
                Gaetano Pesce

    

   

 Serie UP di B&B Italia

 

La Serie Up compie 50 anni. Disegnata nel 1969 da Gaetano Pesce, rappresenta una delle più clamorose espressioni del Radical Design. Sette diversi modelli di sedute in varie dimensioni, sono caratterizzate da uno straordinario impatto visivo che le ha rese uniche nel tempo. Tra tutte la più celebre è la scultorea poltrona Up5, abbinata al pouff Up6, concepita come metafora della "donna con la palla al piede", vero e proprio pezzo cult. Giocata su geometrie curvilinee e contraddistinta da presenza ipnotica e personalità pop, la poltrona Up5 segna il felice incontro tra arte e design. La forma avvolgente della seduta e dello schienale sembra modellarsi intorno al corpo, cercando una totale integrazione. Creati in un dialettico rapporto e perfettamente calibrati, poltrona e pouf appoggiati uno sull’altro svelano ciascuno la propria identità formale solo se liberati dall’imballaggio. Interamente realizzati in poliuretano con rivestimento fasciante in tessuto elasticizzato, sono disponibili in diversi colori.

  
 I FELTRI DI CASSINA

 



 Firmata nel 1987 da Gaetano Pesce, I Feltri di Cassina è una poltrona che spicca per il design originale, in cui si combinano accenni d'avanguardia e maestosità. Disponibile con schienale alto o basso, è realizzata in feltro, impregnato nella parte inferiore di resina termoindurente per garantire rigidità e resistenza.






COLORADO DI MERITALIA

Colorado prende il nome dallo stato americano molto caro a Gaetano Pesce. Questo imbottito si compone di un’insieme di colline e praterie in forme di sedili, braccioli e schienali. Forme e colori ideali per abimenti contemporanei. Quello di gaetano Pesce è un design ironico, colorato, gioioso che sa indagare la forza emotiva e tattile dei materiali.
 


 SESSANTUNA

giovedì 6 gennaio 2011

Ettore Sottsass

[..]LA PAROLA DESIGN È COME LA PAROLA LETTERATURA, CIOÈ UNA PAROLA CHE VUOL DIRE TANTE COSE, DAL TELEGRAMMA ALLA POESIA. IL DESIGN ANCHE. LA PAROLA DESIGN VUOL DIRE INDUSTRIAL DESIGN OPPURE DISEGNARE QUALCHE COSA: DISEGNARE OGGETTI PER IL GUSTO DI DISEGNARLI, OPPURE PER DARLI ALLA MOGLIE O ALLA FIDANZATA OPPURE - CHE SO IO? - PER SOGNARE OGGETTI, SOGNARE UN AMBIENTE, E COSÌ VIA. SONO DUE MOMENTI DIVERSI DEL DESIGN.[..]

Tratta da un'intervista su Rai Educationel - Lezioni di Design


Ettore Sottsass
macchina da scrivere Valentine
per Olivetti (1969)









Lampada da tavolo Ashoka
per Memphis (1981)














Specchio Ultrafragola
 per Poltronova (1970)









Vaso in vetro Mizar  per Memphis (1982)


mercoledì 5 gennaio 2011

Bruno Munari, artista e designer


« Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. - Noi non facciamo lampade, signore. - Vedrete che le farete. E così fu. » 
                                                                                          
La lampada Falkland fu disegnata da Bruno Munari nel 1964. Nella realizzazione di questo oggetto opera una sorta di dematerializzazione del prodotto. Munari coinvolgere una ditta che fabbricava calze da donna nella realizzazione di una delle lampade più note del design italiano. La lampada da soffitto viene realizzata con tessuto elastico tubolare che prende forma mediante anelli metallici.  
Per questi motivi la lampada Falkland si poteva  trasportare facilmente, anche senza involucro esterno, ed era facilmente montabile. Fu il primo ad attuare un “trasferimento tecnologico” da un settore ad un altro con l’uso della filanca, materiale flessibile, leggero ed intercambiabile, dal prezzo contenuto. Questa lampada corrisponde più delle altre ai requisiti che Munari indica come indispensabili per una corretta progettazione: semplicità, efficienza, minimo ingombro di stoccaggio e massima resa formale. Il risultato è sorprendente: la lampada può essere lavata senza dover togliere gli anelli;alta più di un metro e sessanta, si compatta nella confezione in pochi centimetri di spazio; la luce filtra dal tubo, utilizzando la texture del tessuto per creare un caratteristico effetto di luminosità morbida e diffusa.

martedì 23 novembre 2010

FaRe


 Fare, costruire, è la più antica scommessa dell’uomo insieme allo scoprire, al navigare e al coltivare i campi[…]Fare bellezza, o almeno provarci. La bellezza è imprendibile, se allunghi la mano ti scappa, ma se la definisci come facevano i greci “il bello e il buono che stanno insieme”, allora tutto diventa possibile[…] 
        Renzo Piano "Cosa significa fare" - Vieni via con me


[...]Make, build,is betting the oldest man to discover togher, to navigate and to cultivate the fields [...] Making beauty,or at least try. Beauty is elusive, if the hand you stretch run, but if you define it as did the Greeks "the beautiful and the good they are together," then everything is possible [...]
            Renzo Piano "Cosa significa fare" - Vieni via con me


Fare/Make     

Bellezza/Beauty    
   
Imprendibile/Something that can not be taken